S.O.S. PALERMO LA BELLEZZA NECESSARIA

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a p p e l l o  S.O.S. Palermo

LA BELLEZZA NECESSARIA contro il disastro architettonico-urbanistico-ambientale della città

il sacco di Palermo, purtroppo, non e’ finito…!!!

Palermo, già devastata fisicamente, dal dopoguerra ad oggi,  da decenni di speculazioni,abusi, incuria, sopraffazioni, totale assenza di cultura architettonica, urbanistica, ambientale continua ad essere ostaggio di ‘tornaconti personali’ a livello amministrativo che continuano ad infliggere gravi ferite alla città. Quella che è stata  nel passato una ‘ capitale’ di bellezza necessita pertanto, e con urgenza, di arrestare questo pessimo modo di gestire e trasformare la città e di invertire tendenza  salvaguardando il patrimonio storico esistente, trasformando il tanto brutto realizzato,  progettando nuovi luoghi, spazi, edifici, infrastrutture  della contemporaneità. La rinascita della pratica dell’architettura a Palermo, quale strumento necessario per assicurare  qualità urbana, è certamente una delle chiavi di questo cambiamento che ancor prima di essere estetico è certamente etico.

Alle Istituzioni governative, amministrative, politiche (europee, nazionali, regionali, comunali), di tutela (Sovrintendenze, ecc), sociali, culturali, ecc, agli Ordini professionali,  agli architetti, agli studiosi ed intellettuali, ai media locali, nazionali, internazionali, a tutti i cittadini e cittadine

CONSIDERATO

. la alta qualità urbana, la bellezza architettonica e lo stato di floridezza sociale, culturale, economica, ecc, raggiunte nel passato a Palermo: periodo arabo-normanno, l’età dei Florio, ecc;

.l’azione devastante delle due guerre mondiali, la sconsiderata  ricostruzione, il boom edilizio cavalcato prevalentemente dalla mafia ((‘il sacco di Palermo’ *), la prevalente assenza di qualità architettonica- urbanistico-ambientale, ecc nel modo di amministrare la città sino ad adesso;

* ‘Il sacco di Palermo’: esponenti mafiosi nel ruolo di amministratori, elevati indici di cubatura consentiti, totale assenza di spazi pubblici, migliaia di licenze per costruire conferite agli stessi amministratori tramite presta nomi, scellerati abbattimenti di ville liberty, devastazione di verde pubblico,ecc

.la prevalente non competenza, improvvisazione,  superficialità, ecc in materia urbanistica, architettonica, di design urbano, di verde pubblico, della attuale amministrazione* che, senza ascoltare minimamente cittadini/e e professionisti, continua ad infliggere nuove ferite al tessuto urbano (vedi p.e. i disastri conseguenti ai lavori in corso e previsti di tram, anello e passante ferroviario,….);  VEDI ALLEGATO A

*Anche il procedimento dell’itinerario Arabo Normanno quale  sito Unesco è portato avanti nella logica della pura ‘apparenza’, con scelte a latere, riguardo percorsi, pedonalizzazioni, arredi urbani, ecc  assolutamente discutibili e lasciando comunque il tessuto urbano in cui queste opere  sono inserite nel più completo abbandono

. la necessità di preservare, restaurare, ri-utilizzare l’immenso e prezioso patrimonio ereditato dal passato (palazzi, chiese, giardini, piazze, strade, fontane,  ecc), salvaguardare il centro storico, recuperare la costa, salvare e ampliare il verde esistente, trasformare tutto il brutto creato negli ultimi decenni (città ‘di mezzo’ e periferie), dotare la città delle infrastrutture necessarie, costruire  nuove opere che esprimono la ‘contemporaneità’, ecc;

.la necessità di realizzare tutto questo attraverso competenze, professionalità, studi, idee, progetti, concorsi (scelta tra diversi progetti,) partecipazione, collaborazione, condivisione, ecc

. l’importanza della bellezza, e quindi della qualità architettonica, per la vita dei  cittadini e cittadine (benessere, valori etici, estetici, simbolici, spirituali…), e come necessario strumento per produrre lavoro, attrarre turismo, suscitare interesse all’esterno per investimenti, trasferimenti, ecc;

.che il più grande bene, locale e globale, di una città è la fisicità stessa della città (strade, piazze, edifici, giardini, monumenti, ecc);

.che quasi un milione di cittadini e cittadine di Palermo, stanchi/e di subire mafie, speculazioni, interessi personali, ecc, di essere depredati/e dei propri beni comuni, saturi dello stato di disastro in cui vessa la città in tutti i suoi ambiti, vogliono diventare parte attiva di un processo di radicale cambiamento per una città che sia vera espressione delle loro esigenze, necessità, desideri, aspettative,ecc;

IN RIFERIMENTO

. alle POLITICHE MONDIALI vedi p.e. la Conferenza delle Nazioni Unite sugli Insediamenti Umani e lo Sviluppo Urbano Sostenibile Habitat III, tenutasi ad ottobre 2016 a Quito (Ecuador), che ha discusso in merito all’importante sfida della pianificazione e della gestione di città, paesi e villaggi, al fine di assicurare lo sviluppo sostenibile, di definire e dare attuazione ai nuovi obiettivi per lo sviluppo globale e il cambiamento climatico;

. alle DIRETTIVE E ALLE POLITICHE EUROPEE sulla salvaguardia delle città e dei beni culturali;

.all’articolo 4 della ‘CONVENZIONE DEL 1972 RIGUARDANTE LA PROTEZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE NATURALE DELL’UMANITÀ’ che stabilisce che “ogni Stato parte di questa convenzione riconosce che il dovere di assicurare l’identificazione, la protezione, la conservazione, la presentazione e la trasmissione alle generazioni future del patrimonio culturale e naturale … situato nel suo territorio appartiene principalmente a quello Stato” e che esso dovrà fare  “tutto ciò gli sarà possibile, al massimo delle proprie risorse, e dove è utile con qualsiasi aiuto internazionale, in particolare finanziario, artistico, scientifico e tecnico esso sarà capace di ottenere.”

. all’articolo 9 della COSTITUZIONE ITALIANA che “tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione” e a tutte le altre  leggi nazionali in merito;

.agli articoli 32 e 33 dello STATUTO DELLA REGIONE SICILIANA che stabiliscono quali beni statali sono assegnati alla Regione sottendendone quindi anche la tutela;

.all’articolo 2 dello STATUTO DEL COMUNE DI PALERMO che promuove “la riappropriazione della memoria storica da parte dei cittadini anche attraverso il recupero, la tutela, lo sviluppo e la fruizione collettiva del patrimonio culturale, artistico e monumentale” e “l’equilibrato assetto del territorio e la difesa dell’ambiente”;

SI FA APPELLO PER PALERMO

PER SALVAGUARDARE IL ‘BELLO’ EREDITATO DAL PASSATO, TRASFORMARE LA GRANDE MASSA DI BRUTTO  PRODOTTA IN QUESTI ULTIMI DECENNI e CREARE NUOVA ARCHITETTURA DI QUALITA’

SI CHIEDE pertanto

. AGLI AMMINISTRATORI ED ALLE AMMINISTRATRICI COMUNALI

di attuare un ‘nuovo’ modo di amministrare la città e i suoi ‘beni comuni’ fondato sulla ‘necessità’ della qualità urbanistico- architettonica – ambientale e quindi su norme, strumenti e azioni che la garantiscano: pianificazioni e programmazioni strategiche chiare e condivise, studi seri, concorsi di progettazione (più soluzioni per uno stesso luogo), uffici tecnici speciali, commissioni di valutazione, competenza, incentivi, concreta ‘partecipazione’ dei cittadini/e attraverso l’ascolto delle loro esigenze, la costante interazione con essi nei processi amministrativi, nelle verifica dei risultati ottenuti attraverso loro valutazioni, ecc

ALLEGATO B (sintesi PRINCIPI E STRUMENTI DEL NUOVO STATUTO COMUNALE – AMMINISTRARE CON I CITTADINI,  prodotto dalla cittadinanza,  a cui questo appello fa riferimento in termini di nuove ‘normative’);

ALLEGATO C  Piani, strumenti ed azioni per una riqualificazione architettonica di Palermo

. AL GOVERNO REGIONALE

di redigere una nuova legge ‘urbanistica’ che stabilisca precise norme per una qualificata trasformazione del territorio (partecipazione dei cittadini/e, utilizzo di suolo zero, sostenibilità, ecc)  in tutte le sue scale ed ambiti, ed una speciale legge ‘sulla qualità architettonica’ (obbligatorietà dei concorsi di progettazione, speciali commissioni di valutazione e uffici tecnici, incentivi, premi, ecc ) oltre che vigilare sulle politiche locali;

. AL GOVERNO NAZIONALE 

maggiore attenzione e vigilanza riguardo al modo in cui vengono attuati i processi di trasformazione di questa città, a come si spendono i soldi pubblici, a come viene preservato il patrimonio storico culturale, ecc oltre che indirizzare le politiche locali verso la qualità con leggi, incentivi,ecc ;

. ALLA COMUNITÀ EUROPEA

di attuare una maggiore vigilanza sulla applicazione delle proprie direttive e sull’utilizzo appropriato e corretto dei fondi erogati, ecc

. ALLA UNIVERSITA’

di indirizzare l’attività scientifica e didattica nei confronti delle questioni urbanistico-architettonico-ambientali della città di Palermo mettendo a disposizione competenze, ricerche,  progetti prodotti e pretendendo un dialogo serio con l’Amministrazione;

. AGLI ORDINI PROFESSIONALI, IN PARTICOLAR MODO A QUELLO DEGLI ARCHITETTI

di promuovere sempre di più una cultura urbanistico architettonica ambientale (nei confronti soprattutto della cittadinanza),  fondamento delle professionalità che essi rappresentano, di prendere sempre ‘posizione’ riguardo le questioni urbanistico-architettonico-ambientali della città;

. AGLI ARCHITETTI LOCALI, NAZIONALI E INTERNAZIONALI

di sentirsi responsabili della ‘bellezza architettonica’, di custodirla, promuoverla offrendo idee e progetti anche in assenza di incarichi;

.ALLE ISTITUZIONI CULTURALI DELLA CITTÀ, NAZIONALI E INTERNAZIONALI

di adottare Palermo e la sua ‘trasformazione’ come tema delle proprie ricerche e delle attività culturali;

. AGLI STUDIOSI, INTELLETTUALI

di porre l’attenzione su Palermo e farla oggetto dei propri studi, provocazioni, ecc…;

.AI MEDIA LOCALI, NAZIONALI E INTERNAZIONALI

di dare voce alla ‘questione Palermo’ attraverso articoli, trasmissioni televisive, ecc

. AI CITTADINI/E DI PALERMO

di esigere la ‘bellezza’ e di attuare comportamenti e scelte (anche politico amministrative) che la garantiscano;

 

vedi l’elenco dei firmatari allegato D

promosso da

anghelos a.a.a. abitare arte architettura

centrostudi@anghelos.org

https://www.facebook.com/AnghelosAbitareArteArchitettura/

 

comitato per il bene collettivo

comitato@benecollettivo.it  www.benecollettivo.it

https://www.facebook.com/groups/cbcpa/?fref=ts (qui si trova l’appello online)

https://www.facebook.com/benecollettivo.amministrareconicittadini/

https://www.facebook.com/Ora-Decido-IO-il-nuovo-statuto-di-Palermo

con

.Comitato per il centro storico di Palermo

.Comitato per la rinascita della costa e del mare

.Assoarching palermo (associazione regionale liberi professionisti architetti e ingegneri)

.Associazione codifas Palermo

.Voci attive

.Renurban

.Associazione città in rete

.Wwf Sicilia nord-occidentale

. Farm Cultural Park Favara

.Inbar Trapani ed Agrigento (istituto nazionale bio architettura)

.Guerrilla Gardening

. Associazione Parco Uditore 

. AIAPP Ssezione Sicilia

Coordinatore architetto Fabio Alfano

 

ALLEGATO A

un ulteriore sfregio urbanistico-architettonico-ambientale a Palermo

LE GRANDI OPERE IN CORSO E PREVISTE: TRAM, PASSANTE E ANELLO FERROVIARIO 

. REDAZIONE DI PROGETTI SENZA ALCUNA QUALITA’ ARCHITETTONICA, URBANISTICA E AMBIENTALE, … SPESSO NON CORRETTI ANCHE DAL PUNTO DI VISTA TECNICO, INCOMPLETI,  ECC

. NESSUN CONTROLLO E VERIFICA DELLE IDONEITA’ E QUALITA’ DEI PROGETTI DA PARTE DELLA AMMINISTRAZIONE …NESSUNA CHIAREZZA SU CHI DEVE ESERCITARE QUESTO CONTROLLO

. NESSUNA TRASPARENZA SUI PROCEDIMENTI  E POSSIBILITA’ DI PARTECIPAZIONE DA PARTE DEI CITTADINI/E ALLA SCELTE  PROGETTUALI ED ALLA ESECUZIONE DIE LAVORI

. INADEMPIENZE NELL’ITER  APPROVATIVO DEI PROGETTI

. GRANDE SPRECO DI DENARO PUBBLICO ATTRAVERSO SOVRADIMENSIONAMENTO DEI MEZZI E, DI CONSEGUENZA, DELLE OPERE INFRASTRUTTURALI DA REALIZZARE (VEDI PER ESEMPIO TRINCEE, CORDOLI E BALAUSTRE RELATIVE AL TRAM)

. GRAVE  PERICOLO STRUTTURALE PER IMPORTANTI MONUMENTI DELLA CITTA’ ED EDIFICI CIVILI A CAUSA DEGLI SCAVI ESEGUITI O PREVISTI

.  PIAZZE STORICHE (VEDI PIAZZA POLITEAMA  RUGGERO – SETTIMO) SCONVOLTE  IN ASSENZA DI SOLUZIONI PROGETTUALI ALTERNATIVE  CONVINCENTI

. ABBATTIMENTO NON INDISPENSABILE DI MIGLIAIA DI  ALBERI,  ANCHE STORICI

. ANNULLAMENTO DI ARTERIE IMPORTANTI CON IMPOSSIBILITA’ DI TRANSITO DI MEZZI DI SOCCORSO

. POCA SICUREZZA NEI CANTIERI, PERICOLO PER LA SALUTE PUBBLICA, LAVORI DISORGANIZZATI, A RILENTO SE NON PARALIZZATI (PROBLEMI GIUDIZARI O AMMINISTRATIVI IN ALCUNE  IMPRESE COINVOLTE)

. PREVISIONE DI NUOVE LINEE TRANVIARIE ANCHE LUNGO ASSI STORICI (VEDI  LA FAMOSA VIA LIBERTA’) SENZA PROGETTI E GARANZIE DI QUALITA’ E  METTENDO IN PIEDI ‘PSEUDO’ PROCESSI PARTECIPATIVI

. IMBARAZZANTE RIMPALLO TRA CHI DEVE GESTIRE QUESTE OPERE UNA VOLTA ULTIMATE, QUALI SONO I COSTI DI GESTIONE, E DA DOVE DEVONO ESSERE PRESI

. NESSUNA CERTEZZA SULLA VERA UTILITA’ DI QUANTO SI STA REALIZZANDO IN TERMINI DI ABBATTIMENTO DEL TRAFFICO, DELL’INQUINAMENTO, ECC

. RIVOLTA DA PARTE DEI CITTADINI E CITTADINE E MOBILITAZIONE DA PARTE DI QUASI TUTTE LE ORGANIZZAZIONI CIVICHE DELLA CITTA’ DI PALERMO

OPERE PER LA MOBILITA’ SOSTENIBILE CHE VANNO CERTAMENTE REALIZZATE MA CON PROGETTI DI QUALITA’ ED OTTIMA ESECUZIONE AFFINCHÉ SIANO UN VERO VANTAGGIO PER LA CITTA’.

Queste alcune delle questioni relative alla realizzazione e alla previsione di tram, anello e passante ferroviario nella città di Palermo, ad opera del Comune di Palermo, R.F.I. (Rete Ferrovie Italiane), Italferr e di imprese esecutrici.

OPERE PER LA MOBILITA’ SOSTENIBILE CHE VANNO CERTAMENTE REALIZZATE MA CON PROGETTI DI QUALITA’ ED OTTIMA ESECUZIONE AFFINCHÉ SIANO UN VERO VANTAGGIO PER LA CITTA’.

 

ALLEGATO B

VEDI NUOVO STATUTO AMMINISTRARE CON I CITTADINI

 

 

ALLEGATO C

PIANI, STRUMENTI E AZIONI  PER UNA RIQUALIFICAZIONE ARCHITETTONICA DI PALERMO

Palermo, per recuperare la qualità e la bellezza che avuto in passato, necessita di un complesso lavoro di riqualificazione del suo territorio, in tutte le sue parti, a tutte le scale e livelli, attraverso azioni di recupero, trasformazione, restauro, reinvenzione della città, nuovi interventi da attuarsi secondo riflessioni e piani generali ma anche induttivamente attraverso azioni sperimentali localizzate. Un intenso programma di riqualificazione urbana ‘condiviso’ che deve rifarsi anche all’esperienza positiva di altre città italiane ed internazionali.

Gli interventi devono riguardare sia le aree  più antiche (centro storico, aree di interesse storico) sia quelle più recenti, periferie e città ‘di mezzo’, coinvolgendo l’intero assetto dei quartieri e delle borgate, proponendo una visione di città policentrica, ecologica, sostenibile e solidale e soprattutto contemporanea. Operando sia sulla dimensione pubblica (edifici pubblici, piazze, strade, parchi, giardini, aree verdi) che su quella privata (residenze,  servizi,..).

Per quanto riguarda le aree di interesse storico è necessaria una azione che tuteli, conservi, restauri il grande patrimonio ereditato dal passato ma che allo stesso tempo lo renda compatibile ad un uso ‘odierno’, funzionale ed integrato alle esigenze di una moderna città.

Relativamente alle aree di più recente formazione si dovrà attuare una politica di ridefinizione estetica di tutta la brutta ‘edilizia’ presente (i cosiddetti ‘condomini’ figli del sacco di Palermo), attraverso incentivi, finanziamenti, ecc, e una politica di ‘invenzione’ dei necessari spazi urbani collettivi, oggi del tutto inesistenti, attraverso micro-interventi nei pochi vuoti esistenti, strade e piazze anonime, aree di risulta, ecc.

Si dovranno inoltre individuare nuove aree di espansione del verde, oltre che proteggere quelle esistenti (parchi, giardini, aiuole, alberature, ecc), per dotare la città di quel ‘polmone’ vegetale oggi più che mai indispensabile.

L’insieme degli interventi da attuare, per far tornare Palermo ‘capitale’, dovrà scaturire da una visione culturale che mette insieme identità e specificità del nostro territorio (p.e.l’architettura Arabo Normanna, il Liberty di Basile, ecc) con approcci e linguaggi più ‘globali’, quali quelli dell’architettura contemporanea, la nostra storia e tradizione con l’esigenza di innovazione, che integra risorse e culture diverse, creando una nuova città espressione e simbolo di questo presente.

Per fare tutto ciò occorre però un ‘nuovo modo di amministrare’, che metta fine a tutto ciò che è stato consentito fino ad adesso, una rivoluzione amministrativa, già pensata, studiata e trascritta, sotto forma di norme e strumenti dalla cittadinanza, all’interno di un Nuovo Statuto comunale dal titolo ‘Amministrare con i cittadini‘, che consenta l’attuazione dei seguenti strumenti:

UNA PROGRAMMAZIONE STRATEGICA CONDIVISA DI RIQUALIFICAZIONE URBANISTICO-ARCHITETTONICA DELLA CITTA’

E’ necessario dotarsi di una ‘visione’, di un  piano strategico di interventi e di relativo programma di azioni da fare nei prossimi decenni, che riguardi la grande area dismessa da recuperare così come il singolo marciapiede, stabilendo modalità, tempi, priorità, costi, ecc

Questa ‘programmazione’, ciò che occorre alla città per cambiare volto, per essere  concretizzata, deve essere quanto più condivisa. Le varie componenti cittadine – Amministrazione, Università, altre Istituzioni culturali, associazioni, comitati,  consulenti esterni, imprenditori e cittadini  – devono infatti collaborare a questa programmazione, condividerla  e cooperare alla sua realizzazione.

Il lavoro del  Sindaco, nei 5 anni di mandato, dovrà essere stabilito  all’interno delle scelte fatte in questo piano- programma;  se Palermo necessità, ad esempio, di nuove scuole, questa esigenza permane al di là di chi la amministra e deve trovare assolutamente risposta.

La programmazione nello specifico deve individuare e  prevedere:

– macro aree strategiche da riqualificare e su cui fondare il recupero e lo sviluppo della città

– medio aree da riqualificare (piazze, strade, parchi, ecc)

– micro aree da riqualificare (piccoli vuoti urbani nei tessuti moderni  e antichi della città)

– un piano dei nuovi servizi occorrenti alla città (strutture scolastiche, ricreative, sportive, culturali, ecc)

– un piano di riqualificazione e gestione degli edifici e degli spazi di proprietà  comunale

– un piano di salvaguardia e riqualificazione dell’edilizia storica

– un piano di salvaguardia e di sviluppo del verde (‘polmone verde’, parchi, giardini, aiuole, ecc)

– un piano delle infrastrutture e della mobilità sostenibile

– un piano di riqualificazione dell’edilizia residenziale privata

– un piano dell’arredo urbano ( compreso regolamentazione vetrine, insegne, gazebi, arte contemporanea urbana, ecc)

– un piano della manutenzione ordinaria e straordinaria degli spazi pubblici (strade,

piazze, aiuole, cercini, ecc)

–  un piano per la creazione di una nuova ‘immagine’  per attività di comunicazione del comune  di Palermo

PROCESSI DI PARTECIPAZIONE PER LA PIANIFICAZIONE (PIANI REGOLATORI GENERALI, PIANI PARTICOLAREGGIATI, DI ATTUAZIONE,…) E LA REALIZZAZIONE DI OPERE PUBBLICHE

La redazione di qualsiasi piano urbanistico generale (p.e. il P.r.g.) o particolareggiato deve prevedere che i cittadini, attraverso strumenti specifici, possano partecipare alle decisioni, nelle varie fasi, che determineranno i principi base, la redazione di un piano  e la sua applicazione.

Deve inoltre essere attuato un dibattito pubblico, con varie forme di consultazioni cittadine, oltre che  momenti di valutazione,  per la realizzazione di tutte le opere pubbliche di una certa importanza.

UFFICIO DI COORDINAMENTO ‘PALERMO CITTA’ CONTEMPORANEA’

E’ necessario istituire un ufficio di coordinamento e di consulenza, con professionisti interni alla amministrazione ma anche esterni, per la definizione della programmazione strategica, di tutti i piani, e per tutti i processi di realizzazione.

UN URBAN CENTER E UN UFFICIO DEI CITTADINI PER L’ARCHITETTURA 

E’ necessario realizzazione di un Urban center – un luogo dove viene costantemente esposta l’attività di pianificazione e di progettazione della città – e un Ufficio dei cittadini per l’architettura – uno spazio, all’interno dell’Urban Center – per le idee, le proposte, le proteste dei cittadini.

UN SITO WEB SPECIFICO

I CONCORSI DI PROGETTAZIONE PER PRODURRE I PROGETTI E GARANTIRE LA QUALITA’

Per assicurare la qualità delle scelte in materia architettonica e urbanistica, oltre al principio della ‘competenza’ che deve individuare i soggetti  idonei che gestiscono i processi di trasformazione della città,  è necessario utilizzare lo strumento dei ‘concorsi di progettazione’ che consente di scegliere la migliore soluzione tra una produzione di più progetti redatti per la stessa area.

Ecco 10 CONCORSI DI PROGETTAZIONE che si potrebbero, e dovrebbero, avviare subito, al fine di redigere e scegliere i migliori progetti per riqualificare 10 fondamentali ed emblematiche aree della città di Palermo. Aree, alcune delle quali, oggetto in questi anni di previsioni di trasformazioni improprie (vedi grandi opere sulla mobilità), e comunque oggetto di interesse, studio, elaborazione da parte di molti soggetti (università, associazioni, comitati, ecc) e su cui l’intera collettività chiede a gran voce di intervenire
(anche lo Schema di massima del nuovo Piano Regolatore ne evidenzia la necessità e la possibilità di intervento).
Aree e concorsi indicati, ovviamente, non sono esaustivi della grande urgenza di riqualificazione che Palermo ha ma sono certamente un buon inizio ed una chiara indicazione di metodo, il concorso di progettazione appunto, per incominciare a riportare qualità, architettura, bellezza da troppo tempo dimenticate in questa città.

I CONCORSO Il Parco della Favara a Brancaccio

II CONCORSO Il Parco della foce del fiume Oreto

III CONCORSO Piazza Magione

IV CONCORSO Via Maqueda e Piazza Verdi

V CONCORSO Piazza ‘Politeama’ e Stazione Anello Ferroviario

VI CONCORSO Area Stazione Notarbartolo

VII CONCORSO Fiera del Mediterraneo

VIII CONCORSO Area Ex Chimica Arenella

IX CONCORSO Z.e.n. Spazi pubblici

X CONCORSO Aree del Passante Ferroviario
IX CONCORSO Z.e.n. Spazi pubblici
X CONCORSO Aree del Passante Ferroviario

 

REGOLAMENTI  (REDAZIONE E APPLICAZIONE) QUALI:

. regolamento per le insegne, vetrine, ecc nel Centro Storico

. regolamento per il ‘decoro’ degli edifici residenziali

. regolamento per il verde

. regolamento per l’affidamento e la gestione degli spazi comunali

INCENTIVI (ISTITUZIONE DI) QUALI:

. incentivi per la riqualificazione degli edifici privati del centro storico

. incentivi per la riqualificazione dei prospetti degli edifici residenziali esistenti (città di mezzo e periferie) … nuova definizione, verde verticale, ecc

ALLEGATO D ARCHITETTI FIRMATARI

1. architetto Fabio Alfano
2. architetto Cinzia De Luca
3. architetto Giada Marchese
4. architetto Carola Arrivas Bajardi
5. architetto Giovanni Francesco Tuzzolino
6. architetto Massimiliano Giudice
7. architetto Elio Caprì
8. architetto Marcello Karra
9. architetto Alice Grassi
10. architetto Maurizio Capritti
11. architetto Marcello Panzarella
12. architetto Piero D’Angelo
13. architetto Giuseppe Giglia
14. architetto Valeria Gallo
14. architetto Anna Cottone
16. architetto Lucia Pierro
17. architetto Franco Porto
18. architetto Michele Cucchiara
19. architetto Maria Antonietta Spataro
20. architetto Valentina Sabella
21. architetto Michele Schifano
22. architetto Salvatore Abbruscato
23. architetto Luciana Caricato
24. architetto Francesco Ferla
25. architetto Antonino Daniele Panzarella
26. architetto Milena Gentile
27. architetto Salvatore Cusumano
28. architetto Marcello Rizzo
29. architetto Luigi Pintacuda
30. architetto Giulia Argiroffi
31. architetto Antonio Pierro
32. architetto Enrico Cigno
33. architetto Danilo Maniscalco
34. architetto Antonio Vadalà
35. architetto Anna Milone
36. architetto Sebastiano Provenzano
37. architetto Francesco Urone
38. architetto Lorenzo Lunardo
39. architetto Gerlando Plescia
40. architetto Vincenzo Polizzi
41. architetto Ferdinando Scalia
42. architetto Daniela Di Chiara
43. architetto Francesco Cuccia
44. architetto Lena Enza Lucia
45. architetto Laura Carrillo
46. architetto Alessio Lo Bello
47. architetto Pinì Barreca
48. architetto Maria Di Chiara
49. architetto Luca Spilla
50. architetto Egle Calamia
51. architetto Giuseppe Piraneo
52. architetto Aldo Rotolo
53. architetto Simona Cudia
54. architetto Ambra Curto
55. architetto Domenico Lo Cricchio
56. architetto Antonio Callari
57. architetto Stefania Filì
58. architetto Simona Lomolino
59. architetto Silvia Petrucci
60. architetto Debora Scotto

61. architetto Roberto Requirez
62. architetto Antonella Bargione
63. architetto Claudio Schifani
64. architetto Ornella Russo
65. architetto Renata la Grutta
66. architetto Giuliana Zichichi
67. architetto Guglielmo Lentini
68. architetto Gianni Geraci
69. architetto Amelia Martinez
70. architetto Paolo Venturella
71. architetto Lillo Giglia
72. architetto Roberta Cuccia
73. architetto Laura Cammarata
74 architetto Francesco Ducato
75. architetto Maurizio Giammarinaro
76. architetto Paolo Venturella
77. architetto Sergio Tosto
78. architetto Francesco Amodeo
79. architetto Luigi Macaluso
80. architetto Toti Careca
81 architetto Benny Prestifilippo
82. architetto Pietro Burzotta
83. architetto Girolamo Peraino
84. architetto Caterina Risica
85. architetto Emanuele Villanti
86. architetto Riccardo Villanti
87. architetto Maurizio Parlato
88.architetto Giuseppe Cometa
89. architetto Rosa Cordaro
90. architetto Francesco Bono
91. architetto Giuseppe Bellanca
92. architetto Claudia Rubino
93. architetto Gualtiero Parlato
94. architetto Maria Chiara Tomasino
95.architetto Giulia Pellegrino
96. architetto Emilio Di Gristina
97. architetto Riccardo Cambria
98. architetto Umberto Signa
99. architetto Alberto Monaco
100. architetto Iano Monaco

101. architetto Sofia Lombardo
102. architetto Flavia Schiavo
103. architetto Anna Lisa Chiaro
104. architetto Dario Faro
105. architetto Emanuela Cammarata
106. architetto Amelia Rizzo
107. architetto Debora Scozzola
108 architetto Zeila Tesoriere
109 architetto Arturo Flaibani
110 architetto Alessandro Mignosi

111 architetto Fabrizio Fiscelli
112 architetto Giuseppe Tarantino
113 architetto Davide La Manna
114 architetto Anna Maria Molino
115 architetto Antonio Vadalà

116 architetto Lorella Cacciatore
117 architetto Mario Stillone
118 architetto Claudia Perricone
119 architetto Salvatore Aguglia
120 architetto Sabrina Pandolfo
121 architetto Sebastiano Triscari

122 architetto Alessia Falzone

123 architetto Giuseppe Coppolino

124 Domenico Lo Cricchio

studente di architettura Ugo Brancato
studente di architettura Gaetano Giordano
studente di architettura Francesco Gnoffo
studente di architettura Anita Galuffo
studente di architettura Valentina Brusca

studente di architettura Simone Bisconti
studente di architettura Valerio Amato
studente di architettura Cristina Curto
studente di architettura Francesco Aiello
studente di architettura Gaia Maria Caruso
studente di architettura Laura Sireci
studente di architettura Vincenzo Barone
studente di architettura Alberto Cannizzaro
studente di architettura Alfredo Pensabene
studente di architettura Fabiana Di Giorgio
studente di architettura Giuseppina Cassata
studente di architettura Gaia Fauci
studente di architettura Roberto Santangelo
studente di architettura Stefania Cirrincione
studente di architettura Laura Corica
studente di architettura Andrea Esposito
studente di architettura Antonino Calandrino
studente di architettura Matteo Barbera
studente di architettura Federica Misseri
studente di architettura Cristiana Antonini
studente di architettura Alessia Condipodero
studente di architettura Dario Dimitri
studente di architettura/ingegneria Valeria Sofia
studente di architettura/ingegneria Ruggero Rizzuto

 

ALLEGATO D

ALTRI SOGGETTI FIRMATARI:

DOCENTI, PROFESSIONISTI, CITTADINI, CITTADINE, ECC

Andrea Bartoli
Silvano Riggio
Giuseppe Barbera
Carlo Pezzino Rao
Alberto Samonà
Marco Alfano
Marianne Pizzuto
Virginia Fatta Martinez Tagliavia
Donatella Coniglio
Maria Gabriella Pucci
Virgilio Cappadonia
Alessandra Carrubba
Michele Di Leonardo
Nicola Macaione
Ettore Cammarata
Annamaria Orsini
Valeria Di Chiara
Massimo di Martino
Germana Poma
Igor Gelarda
Pietro Ciulla
Laura Capra
Eleonora Spallino
Silvana Pucci
Antonio Zanca
Tancredi Filippo Sergio
Anna Maria Camarda
Marina Gaziano
Anna Maraventano
Antonio Gullotta
Dario Lo Giudice
Silvana Di Franco
Antonino Martorana
Angela Grillo
Federica Volpi
Fabrizio Fileccia
Tina Bonaiuto
Mario Piero
Cristina Alfano
Maria Luisa Pernice
Rosalia Pernice
Antonella Sprio
Patrizia Sciabica
Francesco Nicolosi
Salvo Criscione
Marco Di Bella
Enrica Laterza
Silvia Giolitto
Rosalia Lo Monaco
Leonardo Pollina

Luca Ottoviano
Cinzia Cipolla
Luisa Curto
Roberto Gambino
Fabiola Cuddetta
Stefano Perlongo
Alessandro Di Chiara
Claudia Di Chiara
Fabrizio Guttadauro
Gaia Matteini.
Carla Parola
Giuseppa Russo
Rosaria Cipolla
Luisa Abbate
Grazia Maria Ferrante
Gloria Cataldo
Maria Concetta Glorioso
Domenico Imperato
Laura Casuccio
Katia Mazza
Maria Antonietta Orsini
Lia Mattina
Virginia Gurrieri
Francesca Di Maggio
Antonia Mercanti
Lidia Varisco
Bartolomeo Lentini
Maria Cusumano
Giuliano Grasso
Maria rita Caldarella
Luigi Carbone
Valerio Costa
Matthew Phippen
Antonella Pomilla
Elide Avenoso
Giovanna Cossu
Carla Teresi
Marina Altavilla
Anne Marie Clos
Francesca Impallari
Caterina Chianese
Isabella Tobbia
Elisabetta Chianese
Elisabetta Caleca
Anna Colabattista
Maria Grillo
Giuseppa di Marzo
Gianfilippo Di Maria
Maria Luisa Pernice
Giulia Alfano

Dario Di Chiara
Paolino Di Stefano
Salvatore Bucchieri
Rosalba Basile
Lia Cuttitta
Carlo Vivirito
Silvia Rizzuto
Ruggero Rizzuto
Serena Restivo
Enrica Fujioka
Daniela Prestigiacomo
Aurora Picone
Rosalia Schimmenti
Emilia Re
Vincenzo Nasca
Maria Rosa Paterniti
Gabriella Mentesana

Maria Pia Nocera
Francesco Panepinto
Ignazio Tuzzolino
Maria Piera Vallone
Loredana Guarino
Calogero Genio
Giovanni Calvagna
Rosario Raineri
Rosanna Nigro
Gisella Scaccia
Angela Carini Caglio
Lucia Amato
Alessandra Puccio
Claudio Fogazza
Giovanni Tesoriere
Renza Vento
Anna Cannizzaro
Margherita Bianca
Cassandra Fusten
Consuelo Falcone
Livia Trainito
Nunzia Zaffora
Rosanna Castiglia
Sausa Gandolfo

Pietro Sparti

Teresa Citarella

Salvatoro Riccobono

Rosalia Adragna

Fabio Bonsignore

Daniela Currò

Giuseppe Gambino

Manlio Gebbia

Elisabetta Guarneri

Giuseppe Di Carlo

Alessia Ribaudo

Gabriele Cappadona

Silvia Riccobono

Paolo D’Amore

Veronica Sardisco

Chiara Lugaro

Salvatore Riccobono

Giacomo Di Salvo

Ernesto Fulvio Lugaro

Salvatore Riccobono
Giacomo Di Salvo
Ernesto Fulvio Lugaro
Angela Anna Carini
Iginio Marotta
Jessica Tang
Daniela Evola
Adele Salamone
Francesca Musacchia
Giorgio Colajanni
Giovanna D’Amore Pucci
Gabriella Costa
Salvatore Durante
Claudia Villani

Fabrizio Pirrone

Elisabetta Durante

Antonietta Mazzamuto

Rosaria Di Bartolo

Enza Gambino

Gabriele Carta

Luigi Fortunato

IN PROGRESS